La sicurezza dei sistemi di ispezione a raggi x
I raggi X sono una forma di radiazione elettromagnetica, come le onde luminose o radio. Tutti i tipi di radiazione elettromagnetica sono parte di un continuum chiamato spettro elettromagnetico.
I raggi X sono una delle molte fonti di radiazione naturale. L’effetto combinato di tutte queste fonti è chiamata radiazione di fondo, a cui sono esposti gli uomini dall’inizio del tempo. (La radiazione di fondo è costituita principalmente da: gas Radon (50%) presente ovunque si trovi dell’uranio (terreni, rocce, granito), radiazione cosmica (12%) proveniente dallo spazio e parzialmente filtrata dall’atmosfera, radiazione interna (10%), che si verifica quando si inala o si ingerisce materiale radioattivo, radiazioni mediche (15%) dovute per esempio a radiografia dentale e al torace.
L’ispezione a raggi X utilizzata nell’industria alimentare non deve essere associata alla radioattività. Eseguire un’analisi utilizzando i raggi X su qualsiasi tipo di prodotto (alimentare, farmaceutica, etc.) non provoca radioattività, così come un essere umano non diventa radioattivo dopo una radiografia in ospedale.
Ispezione a raggi x: Vediamo come funziona.
Il sievert (simbolo Sv) è l’unità internazionale della dose di radiazione e misura gli effetti delle radiazioni su un organismo. La dose di radiazione viene misurata come l’energia assorbita dal corpo per l’unità di massa.
Dal momento che il livello di esposizione di una persona (così come di un oggetto) alle radiazioni è normalmente molto inferiore a 1SV, è possibile usare dei sottomultipli come il millisievert (mSv: un millesimo di Sievert) o il microsieverts (mSv: un milionesimo di un sievert).
Un essere umano mediamente riceve radiazioni dall’ambiente per circa 2.400 mSv all’anno. Questo valore supera di gran lunga la radiazione emessa da un sistema industriale di controllo a raggi x.
Un corpo situato immediatamente accanto alla macchina di controllo in funzione è esposto a una dose di radiazione inferiore a 1 mSv/h. Ciò significa che un operatore, lavorando 50 settimane all’anno per 40 ore settimanali accanto a un sistema a raggi x, riceverebbe 2.000 mSv all’anno, valore lontano da quello di massima esposizione accettabile (1 Sv).
Accertata la sicurezza e la non nocività di un sistema di ispezione a raggi X per l’operatore, è importante verificare le conseguenze della radiazione sui prodotti direttamente esposti alla radiazione, con particolare attenzione al settore della produzione alimentare.
Nell’analisi di prodotti alimentari è importante distinguere la differenza tra operazioni di ispezione e irradiazione: nel settore alimentare i raggi x possono essere utilizzati per controllare la presenza di contaminanti (mediante i sistemi di controllo ARS) oppure per irradiare il prodotto al fine di distruggere eventuali batteri presenti. Sebbene entrambe le tecnologie prevedano l’uso della radiazione, questa viene sfruttata per scopi diversi. L’irradiazione prevede livelli di dose equivalente molto maggiori.
Prove scientifiche dimostrano come i raggi X utilizzati per l’ispezione non danneggiano il cibo. Lo studio della Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato che un livello di radiazione di 10.000 Gy (Gy: GRAY, unità di dose assorbita) non influisce sulla sicurezza o sul valore nutrizionale. Il livello massimo di radiazioni consentito dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è infatti pari a 10.000 Gy.
Le dosi utilizzate nell’ispezione a raggi X sono meno di dieci milionesimi di quelle utilizzate nello studio dell’OMS. Il cibo che passa attraverso un sistema di ispezione a raggi X trascorre circa 250 millisecondi nel fascio di raggi x. Durante questo breve periodo di tempo riceve una dose di radiazioni di circa 200 Gy (0,2 mGy).
I livelli di radiazione sono così bassi che il cibo biologico può essere soggetto a ispezione a raggi X senza alcuna perdita del suo status biologico.
Sicurezza ispezione raggi x: le misure preventive
I sistemi a raggi X sono intrinsecamente sicuri e generano raggi X solo se l’unità di ispezione è accesa. Il rischio di esposizione a radiazioni può essere limitato seguendo i seguenti principi di protezione:
- Distanza: l’intensità di radiazione diminuisce rapidamente allontanandosi dalla fonte.
- Schermatura: più il materiale è denso, migliore sarà l’effetto di schermatura. Per questo motivo le macchine a raggi X sono normalmente realizzati in acciaio inossidabile.